“I Cubi” a emissioni quasi zero: Ediltecnica costruisce nel futuro

Ediltecnica è già nel futuro dell’edilizia anche per quanto riguarda la sostenibilità ambientale degli edifici che costruisce. La Regione Emilia-Romagna (prima in Italia insieme alla Lombardia) impone che tutti gli edifici privati nuovi, il cui permesso di costruire sia richiesto nel 2019, siano in linea con quanto prevede la Direttiva 31/2010/CE sulla prestazione energetica in edilizia. L’obbligo previsto dall’Emilia-Romagna anticipa di due anni quello fissato in Italia, che scatterà dal 2021. Ma Ediltecnica, da sempre all’avanguardia nei suoi progetti e nelle soluzioni tecnologiche adottate, ha precorso i tempi e già dal 2018 sta realizzando a Molinella un edificio, il condominio denominato “I Cubi”, che è a consumi energetici molto vicini allo zero.
“I Cubi” è infatti il primo palazzo privato nZEB (nearly Zero Energy Building) mai realizzato a Molinella e rappresenterà per molto tempo il meglio che il mercato immobiliare della nostra città possa offrire sotto il profilo dei consumi energetici.

Cosa sono gli nZEB

L’obiettivo 20/20/20 fissato dalla UE – cioè la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’innalzamento al 20 % della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e l’aumento del 20% del risparmio energetico entro il 2020 – ha portato gli stati dell’Unione Europea a proporre azioni per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio nuovo o esistente.

La definizione di edificio ad energia quasi zero (nZEB) è comparsa per la prima volta nella Direttiva Europea 31/2010/CE: si tratta di “edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”. Stiamo parlando di edifici che per almeno il 50 % di apporto energetico utilizzano fonti di tipo rinnovabile.

In Italia le caratteristiche dello standard nZEB sono stabilite dal D.Lgs 192/2005 e successivi aggiornamenti, dal DM 26 giugno 2015 sui “Requisiti minimi degli edifici” e riguardano non solo le nuove costruzioni ma anche quelle esistenti sulle quali venga fatta una ristrutturazione importante di primo livello (tale ristrutturazione rappresenterebbe comunque una quasi totale demolizione e successiva ricostruzione dell’immobile).

Sono ancora molto pochi gli edifici nZEB costruiti nel nostro paese: circa un migliaio e in gran parte edifici pubblici. A tenere il conto è l’Osservatorio Nazionale nZEB dell’ENEA. Si tratta quindi di un mercato giovane che, per ora, non è diffuso su vasta scala e vede protagonisti solo i costruttori e i progettisti più innovativi e lungimiranti.

Caratteristiche generali che permettono ad un edificio di raggiungere il livello nZEB:

-Un edificio nZEB è molto ben isolato, utilizza al meglio gli apporti solari, minimizza l’uso di impianti meccanici e sfrutta la produzione da fonti rinnovabili.
-La progettazione viene effettuata in modo sostenibile tenendo conto dell’intero sistema edificio/impianto ovvero coordinando la progettazione architettonica con quella impiantistica.
-L’edificio risulta compatto e orientato in modo da ottimizzare l’influenza del Sole.
-L’involucro (pareti, solai ed infissi) è molto isolato e dotato di ombreggiature per minimizzare dispersioni e rientrate di calore.
-Gli impianti sono progettati per funzionare a bassa temperatura facendo largo uso di tecnologie di ultima generazione come caldaie a condensazione, pompe di calore, impianti ibridi etc.
-Tutti gli impianti sono dotati di sistemi di regolazione ad alta efficienza e i consumi energetici vengono costantemente monitorati e correttamente ripartiti nel caso di impianti centralizzati.
-Tutta la filiera di realizzazione viene seguita da professionisti qualificati che certificano il risultato finale.
Nelle fasi di progettazione degli edifici ci sono quindi alcuni importanti aspetti da tenere in considerazione per ottenere il miglior risultato possibile. A partire da una corretta valutazione della localizzazione e dell’orientamento dell’edificio, per un giusto utilizzo degli apporti solari in tutte le stagioni. Va poi fatta una scelta corretta del sistema costruttivo per ottimizzare il rapporto costi e benefici.

Perché I Cubi sono un edificio nZEB

I “Cubi”, oltre ad essere un edificio di eccellenza per quel che riguarda la struttura antisismica e l’isolamento acustico, lo sono anche per l’isolamento termico, il ridotto impatto ambientale e il conseguente massimo risparmio energetico. Le caratteristiche che ne fanno un edificio nZEB a tutti gli effetti sono in particolare l’involucro esterno, che è completamente coibentato con un cappotto di elevato spessore. I “Cubi” sfruttano inoltre l’energia rinnovabile per mezzo di pannelli fotovoltaici che integrano l’alimentazione dell’impianto tecnologico di riscaldamento e di raffrescamento (che è compreso nel capitolato). La centrale termica è dotata di sistemi di regolazione ad alta efficienza e i consumi energetici vengono costantemente monitorati e correttamente ripartiti mediante l’installazione di contatori divisionali per ogni appartamento, in modo da suddividere i consumi in base al reale utilizzo del riscaldamento e raffrescamento e consentire una gestione completamente autonoma. Per incentivare l’utilizzo energetico delle fonti rinnovabili nei parcheggi condominiali è presente una colonnetta per la ricarica delle autovetture elettriche.

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